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• La Vicepresidente del Governo, Carmen Calvo: “Il nostro Paese adempie alle proprie responsabilità con coerenza di fronte a una crisi umanitaria, nello stesso modo in cui lo fa nello Stretto di Gibilterra”.
• Nell’assistenza sanitaria si è prestata speciale attenzione ai bambini e alle sei donne incinte.
• I migranti saranno autorizzati a un’entrata straordinaria in Spagna per motivi umanitari di 45 giorni una volta superate le procedure documentali da parte della Polizia Nazionale.
18 giugno 2018.- L’arrivo delle tre imbarcazioni con i migranti provenienti dalla nave Aquarius questo fine settimana è stato seguito da un ampio dispositivo di 2.300 lavoratori e volontari che, coordinati dal Governo e dalla Generalitat Velenciana hanno reso possibile l’assistenza sanitaria e sociale, l’identificazione e il trasferimento delle 630 persone provenienti dall’imbarcazione.
Il Governo vuole sottolineare che la Spagna è un Paese solidale e di accoglienza, come è stato dimostrato dalle operazioni avviate in questo fine settimana. Carmen Calvo: “Il nostro Paese assolve alle proprie responsabilità con coerenza di fronte a una crisi umanitaria, nello stesso modo in cui lo fa nello Stretto di Gibilterra”. La Spagna è un Paese avanzato nelle politiche sociali di accoglienza, di rifugio e di aiuto.
Tuttavia, il Governo pone in evidenza che la questione migratoria è responsabilità dell’Unione Europea. L’Europa deve rivedere la sua politica rispetto ai migranti. Per quanto riguarda la politica del Governo, dobbiamo rendere sicure le frontiere, ma compatibilmente con i diritti umani all’interno e al di fuori delle nostre frontiere. La sicurezza delle frontiere deve essere sempre in linea con la stretta osservanza dei nostri obblighi in materia di diritti umani.
Il dispositivo si avvaleva di un migliaio di lavoratori e volontari della Croce Rossa: circa 450 agenti della Polizia Nazionale; un centinaio di guardie civili; 400 traduttori; 70 traduttori giurati e circa 150 persone del dipartimento regionale della Sanità. L’arrivo delle imbarcazioni è stato coperto da 600 giornalisti accreditati di 138 testate.
Tutto il Governo, con il coinvolgimento di otto ministeri, ha lavorato in modo coordinato nelle attività di attenzione e trasferimento dei migranti. Le operazioni sono state guidate dalla Vicepresidenza e dal Ministero delle Infrastrutture.
Per quanto concerne le persone che viaggiavano sulle imbarcazioni (“Aquarius”, “Dattilo” e “Orione”), si tratta di 630 migranti, di cui 541 uomini e 88 donne, oltre a un neonato di pochi giorni. In totale, sulle imbarcazioni viaggiavano 140 minori, 123 dei quali non erano accompagnati. Le persone che viaggiavano su Aquarius sono di 26 nazionalità. I più numerosi sono i migranti provenienti da Sudan, Nigeria, Eritrea e Sudan del Sud.
Il Ministero del Lavoro, per le Migrazioni e della Previdenza Sociale ha messo in moto le risorse per l’accoglienza temporanea dei migranti. A tal fine, i passeggeri della flottiglia dell’Aquarius saranno autorizzati a un’entrata straordinaria in Spagna di 45 giorni per motivi umanitari. Tale permesso non è eccezionale, è contemplato nella nostra legislazione. Trascorso tale periodo, ogni migrante conterà sullo statuto giuridico che gli corrisponderà.
Quasi la metà dei migranti ha manifestato il desiderio di richiedere asilo in Francia, Paese che si è offerto di accogliere parte delle persone che viaggiavano sull’imbarcazione.
Identificazione e accoglienza
Per dare inizio all’assistenza all’arrivo delle imbarcazioni, motovedette del Servizio Marittimo della Guardia Civile hanno scortato le navi nelle 12 miglia nautiche di mare territoriale spagnolo, e agenti del Gruppo Speciale di Attività Subacquee hanno affiancato in acqua la sicurezza marittima. Inoltre, il P-73 “Vigia” attendeva nelle acque a Est dell’Isola di Minorca per scortare e proteggere la flottiglia.
Una volta attraccati, durante tutta la durata delle operazioni, agenti della sicurezza cittadina della Polizia Nazionale e della Guardia Civile sono stati incaricati di accompagnare i migranti dalle imbarcazioni fino al luogo in cui sono state effettuate le identificazioni, anche per proteggere il perimetro, garantire la sicurezza nei successivi sbarchi, sorvegliare le zone di lavoro degli specialisti, cosi’ come trasferire negli ospedali quelle persone che hanno avuto necessità di assistenza medica più specializzata.
Le donne incinte e quelle con bambini sono state indirizzate a un Centro di Accoglienza per donne della Generalitat valenciana. I minori non accompagnati sono stati trasferiti a Centri per i Minori gestiti dalla Generalitat. Tutte le famiglie con minori sono state accolte in una risorsa della Generalitat specializzata nell’attenzione alle famiglie. A tutte le famiglie sarà effettuata la prova del DNA per confermare i vincoli familiari.
A loro volta, uomini e donne che viaggiavano da soli sono stati indirizzati verso un centro di alloggio dove rimarranno provvisoriamente. Da una parte, e’ stato preparato uno spazio in stanze condivise per le 34 donne sole che viaggiavano a bordo della flottiglia. In questo spazio saranno accudite da un equipe multidisciplinare, specializzata nell’attenzione alle donne migranti.
Assistenza sanitaria
Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria, e’ stata offerta speciale assistenza alla situazione dei minori e delle sei donne incinte che viaggiavano sull’“Aquarius”. La prima assistenza, da parte dei servizi di Sanita’ Estera, che dipendono dal Ministerio della Sanità, Consumo e Benessere Sociale, e’ stata ricevuta da tutti i passeggeri a bordo delle navi. Successivamente, sono stati assistiti dal personale della Croce Rossa.
Il ministro della Sanità, Carmen Montón, che insieme al ministro delle Infrastrutture, José Luis Ábalos, domenica ha visitato i luoghi delle operazioni di accoglienza nel porto di Valencia, ha espresso la sua gratitudine ai responsabili della Sanità Estera e all’equipe della Croce Rossa.